Al Dig Festival una formazione sulla salute mentale nel giornalismo

Uno dei più importanti festival di giornalismo in Italia, il DIG Festival di Modena, ospiterà quest’anno una formazione sulla salute mentale nel giornalismo e sul progetto #ComeTiSenti. Il panel, che si terrà venerdì 20 settembre dalle 14 alle 16 in via San Geminiano 3, a Modena, fa parte delle DIG Academy, il programma di alta formazione con professionisti e professioniste di primo piano: a intervenire saranno Alice Facchini (giornalista freelance coordinatrice del progetto #ComeTiSenti), Pier Paolo Pedriali (presidente dell’Associazione stampa modenese) e Caterina Malavenda (avvocato e giornalista).

Nel panel si parlerà dello stato della salute mentale di chi fa giornalismo in Italia, un tema tabù e raramente trattato. I fattori maggiormente impattanti sono l’instabilità e la precarietà, i compensi troppo bassi, il fatto di rimanere sempre connessi e reperibili, e i ritmi frenetici. Per questo diversi professionisti lasciano il giornalismo, una sconfitta non solo personale ma della professione, e in fin dei conti della società tutta. Il tema sarà affrontato a partire dai risultati del progetto #ComeTiSenti: giornalisti mai più senza rete, promosso dall’associazione Irpi insieme a Fnsi, Casagit e Ordine dei giornalisti, con l’obiettivo di informare e creare consapevolezza, provando anche a fornire risposte ai bisogni emersi e strumenti per affrontare le difficoltà.

Allo stesso tempo le querele temerarie, insieme agli altri strumenti legali che possono silenziare o bloccare il lavoro di chi fa giornalismo, sono un attacco chiaro alla libertà di informazione in Italia. Essere querelati, anche sulla base di ragioni futili, può avere ripercussioni devastanti sul lavoro e il benessere di giornalisti e giornaliste. Sapere cosa fare in queste circostanze e conoscere i propri diritti è fondamentale, specialmente per i freelance che non godono di sostegno da parte di una testata. In questo workshop verrà affrontato il tema delle querele temerarie e i più recenti sviluppi legati alla riforma della giustizia.

Durante il DIG festival, che si terrà a Modena dal 18 al 22 settembre, saranno in programma dodici workshop dedicati a temi fondamentali per il giornalismo contemporaneo, aperti a tutte e tutti, non solo a giornalisti. Tre incontri al giorno, dalla mattina del giovedì al pomeriggio della domenica.

Grazie al patrocinio dell’Ordine dei giornalisti Emilia-Romagna e della Fondazione Ordine Giornalisti Emilia-Romagna, i seminari offrono crediti validi per la formazione continua. Le giornaliste e i giornalisti interessati all’ottenimento dei crediti possono iscriversi già da ora sulla piattaforma formazionegiornalisti.it.

Tutti i workshop dell’Academy di DIG Festival 2024 avranno luogo negli spazi della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia in via San Geminiano 3, a Modena. Il programma completo dei workshop di DIG Festival 2024 è consultabile a questo link.

A.facchini

Questo è il canale del progetto #ComeTiSenti per inviare storie e segnalazioni.
Ci serve per conoscere quali sono le difficoltà che vivono i giornalisti e le giornaliste, e mantenere un osservatorio sempre attivo sul tema della salute mentale nel giornalismo.

Se vuoi condividere la tua esperienza, rispondi a questo breve questionario anonimo.

Attenzione! Questa non è una presa in carico, né un servizio di supporto psicologico. Se hai bisogno di sostegno contatta il tuo medico di base e chiedi aiuto. Se sei in una situazione di emergenza, chiama il numero 112. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo 0223272327 oppure contattarli via internet da qui.

Questo è il canale del progetto #ComeTiSenti per inviare storie e segnalazioni. Ci serve per conoscere quali sono le difficoltà che vivono i giornalisti e le giornaliste, e mantenere un osservatorio sempre attivo sul tema della salute mentale nel giornalismo. Se vuoi condividere la tua esperienza, rispondi a questo breve questionario anonimo. Attenzione! Questa non è una presa in carico, né un servizio di supporto psicologico. Se hai bisogno di sostegno contatta il tuo medico di base e chiedi aiuto. Se sei in una situazione di emergenza, chiama il numero 112. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo 0223272327 oppure contattarli via internet da qui.