Promuovere la salute mentale nei media e nel mondo del giornalismo. Martedì 21 maggio a Roma si terrà l’evento di lancio del progetto #ComeTiSenti: giornalisti mai più senza rete, promosso dal centro di giornalismo d’inchiesta IRPI (Investigative Reporting Project Italy), in collaborazione con il sindacato FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana), la cassa di assistenza sanitaria Casagit Salute, e l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.
L’appuntamento è alle 10 nella sede della Federazione nazionale della Stampa italiana, in via delle Botteghe Oscure 54. All’iniziativa parteciperanno: la segretaria generale della Fnsi Alessandra Costante, il presidente di Casagit Gianfranco Giuliani, Mattia Motta, già segretario aggiunto Fnsi ed ex presidente della Commissione nazionale lavoro autonomo, Cecilia Anesi di IrpiMedia, Maurizio Franco del Centro di giornalismo permanente.
La giornalista freelance Alice Facchini illustrerà i risultati dell’indagine Come ti senti? pubblicata nel dicembre 2023 su IrpiMedia, e rivolta ai giornalisti freelance o con contratti parasubordinati, che attraverso un questionario ha raccolto 558 risposte. I risultati parlano da soli: l’87% afferma di soffrire di stress, il 73% di ansia, il 68% sente un senso di inadeguatezza. Più del 40% denuncia la sindrome da burnout, attacchi di rabbia immotivati e dipendenza da internet e dai social network. Uno su tre parla esplicitamente di depressione. I fattori maggiormente impattanti sono l’instabilità e la precarietà, i compensi troppo bassi, il fatto di rimanere sempre connessi e reperibili, e i ritmi frenetici.
Dall’indagine è nato il nuovo progetto #ComeTiSenti: giornalisti mai più senza rete, che prevede diverse azioni: il sito www.cometisenti.info raccoglie storie e segnalazioni, e fornisce strumenti per affrontare situazioni di stress o disagio psicologico. Un libro racconta lo stato della salute mentale dei giornalisti italiani. E diversi eventi sui territori aprono il dialogo e aumentano la consapevolezza sul tema.
L’obiettivo è duplice: da un lato sensibilizzare sul tema, dall’altro provare anche a fornire risposte ai bisogni emersi e strumenti per affrontare le difficoltà. Perché lo stato della salute mentale dei giornalisti è legato alla qualità dell’informazione, dunque ha un impatto diretto sullo stato di salute della nostra democrazia.